La Rally-Obedience, nota anche come Rally-O’, è una delle ultime creazioni nell’ambito degli sport cinofili. Meno veloce e competitiva dell’Agility, è però più dinamica della tradizionale Obedience, pur essendone un’evoluzione diretta. Proprio questa era l’intenzione di C.L. Kramer, che la ideò intorno al 2000: inventare un’attività che appassionasse un più vasto pubblico di proprietari, e che fosse più consona alle nuove sensibilità cinofile. È forse il primo sport praticabile dopo un’educazione di base: è senza limiti di razza e tipologia canina, e qualsiasi binomio cane-uomo può praticarlo. Il suo scopo è di divertire entrambi, aumentare l’intesa, e sviluppare in una direzione empatica la relazione tra il cane e chi lo accompagna. Si ricorre spesso a premi, che siano giochi o bocconi appetitosi. Viene utilizzato il guinzaglio, abbastanza lungo da consentire al binomio di muoversi e interagire senza che questo vada in tensione. Come si svolge un incontro di Rally-O’: lungo un percorso variabile sono distribuiti dei cartelli numerati, le cosiddette stazioni, dove sono scritti gli esercizi da compiere; si comincia dal cartello “partenza” e si arriva a quello “fine”. L’area necessaria per svolgere la Rally-O’ è di almeno 24×15 m2.

Requisiti richiesti al cane: età superiore ai sei mesi, un collare fisso a fascia o una pettorina, un buono stato di salute, la conoscenza dei principali step dell’educazione di base. Requisiti richiesti al proprietario: buona comunicazione con il proprio compagno, voglia di partecipare, una media preparazione cinofila, e il piacere di collaborare insieme al cane.