Tra gli sport cinofili più diffusi, L’Obedience è quello più difficile e impegnativo e all’apparenza… il meno divertente, anche se chi lo pratica non la pensa esattamente così! Equilibrio, comprensione e intesa reciproca sono le doti richieste per intraprendere questa disciplina! Anche se praticato in Inghilterra e Nord Europa già dagli Anni ’60, l’Obedience arriva da noi solo nel ’97, con gli stage tenuti dai campioni svedesi Ulf Kalborg e Nils Rune Larsson in vista del Campionato Europeo. Carlo Marzoli fu da subito un grande riferimento per chi praticava questo sport in Italia. Gli esercizi principali dell’Obedience sono un’educazione di base molto avanzata, in cui il “resta”, il seduto, il terra, la condotta con e senza il guinzaglio devono essere eseguiti con precisione, e aggiungendo difficoltà a mano a mano che si passa dalla classe “Debuttanti” alle successive.
Oggi lo sport non richiede però solo precisione e rapidità nell’esecuzione. I binomi cane-uomo sono valutati anche per altri criteri: la motivazione positiva del cane durante le prove, il livello di collaborazione e complicità tra lui e chi lo conduce, la capacità di creare e conservare un contatto indelebile e felice.
Come si svolge un incontro di Obedience: Le figure principali, con l’aggiunta di invio, riporto, discriminazione olfattiva e controllo a distanza, sono affrontati in successione da un binomio per volta. Fa eccezione il “resta”, che dalla classe 2 è eseguito in gruppo. Il punteggio massimo per ogni esercizio è di dieci punti, ma a seconda della difficoltà della prova il punteggio è moltiplicato per 2, 3 o 4. L’area ideale per svolgere l’Obedience è almeno di 40×25 m2.
Requisiti richiesti al cane: età superiore ai 12 mesi per gareggiare, ma la preparazione può cominciare anche sotto l’anno se gli allenamenti sono visti come gioco, motivazione e divertimento; un buono stato di salute fisica e mentale, una buona educazione di base, un profondo legame con chi lo accompagna nel lavoro. Requisiti richiesti al proprietario: ottima espressività, una buona preparazione di base, buona capacità di gestire positivamente i momenti di stress, spirito collaborativo e profonda unione con il proprio cane.